Ritrovarsi sperduti in un mondo terrificante, popolato da creature mostruose e ambientazioni oscure. Eppure nei panni di Six troveremo una soluzione a tutto, nonostante il nostro essere picoli in un mondo enorme. Little Nightmares ti mostra che c’è sempre un modo per risolvere un problema, anche se subito non riesci a vederlo. Questo è un ottimo modo per migliorare la tua abilità di problem solving.
Un problema può essere anche visto come una sfida, un modo per mettere alla prova te stesso. Se ci pensi, i videogiochi si basano proprio si questo concetto: ti danno un mondo da salvare, un nemico da sconfiggere, una quest da portare a termine. Insomma, un problema da risolvere.
Il problem solving è un abilità davvero utile nel nostro mondo, non solo per superare i normali ostacoli della quotidianità ma anche per crescere a livello professionale e personale.
Non c’è niente di meglio di un puzzle game per capire le strategie più efficaci per risolvere un problema. Il grande mondo di Little Nightmares, dove il tuo pensiero fisso è “ok, come esco da qui?” fa proprio al caso nostro. Ogni livello è una nuova sfida, pieno di enigmi con soluzioni spesso ingegnose e a volte fuori dagli schemi.
Proprio come nella vita, non ci sono sempre soluzioni semplici e il tuo successo dipenderà dalla capacità di osservare l’ambiente, rimanere lucido sotto pressione e trovare una via d’uscita anche nelle situazioni più disperate. Sarà un’ottima palestra per sviluppare la tua abilità del problem solving.
Iniziamo dal primo passo, l’ambiente.
Osserva il mondo di gioco e quello fisico per impostare una strategia di problem solving
Little Nightmares inizia senza tante cerimonie. Tu sei Six, la bimba con l’impermeabile giallo, non sai nulla di te stessa, della tua storia o del tuo obiettivo. Nessun tutorial e nessuna spiegazione se non qualche sporadico suggerimento riguardo ai comandi.
Six è dotata del minimo essenziale ossia di due braccia, due gambe e un accendino. Quell’accendino è ciò che ti permette di vedere, più o meno, cosa stai facendo nel luoghi bui. In sostanza, sei buttato lì in questo mondo che non conosci e devi capire in totale autonomia come fare a cavartela.
Ti ricorda qualcosa? Eh si, anche nella vita spesso non c’è nessuno a prenderti per mano…
La prima cosa che ti consiglio di fare quando dei risolvere un problema, è osservare l’ambiente che ti circonda. Senza avere un’idea di ciò che c’è intorno a te, infatti, sarà molto difficile riuscire a fare qualcosa di costruttivo.
Quindi quando ti ritrovi ad affrontare un problema, la cosa migliore che puoi fare è cercare di capire meglio in cosa consiste quel problema. Non trattarlo con superficialità dando per scontato quello che credi di capire a prima vista ma osservalo, studialo e analizzalo da più punti di vista. Cerca di capirne l’essenza: come si è creato, perché è nato questo problema, quali aree va ad influenzare e quali possono essere le conseguenze. Conosci il problema a fondo e comprendine le circostanze.
La base del problem solving è aver ben chiaro che problema devi risolvere.
Quello che ho notato in Little Nightmares è che, se sai osservare abbastanza attentamente, ti accorgerai che è l’ambiente stesso a suggerirti la soluzione. Ovviamente, più vai avanti e più sarà difficile notarla ma prestando abbastanza attenzione, riuscirai facilmente a vedere gli indizi che ti propone ciò che ti circonda.
Dunque impara a concentrarti e osservare la situazione nel dettaglio per poter decidere al meglio come muoverti.
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In Little Nightmares e nella vita ci vuole tempismo
A volte il tempismo è essenziale. Magari la soluzione che hai pensato è quella giusta ma la stai applicando nel momento sbagliato.
Pensa a Little Nightmares: sei nel pieno del problem solving e stai cercando di fuggire da un tizio che vuole mangiarti a tutti i costi. Hai già visto dove puoi rifugiarti ma ogni volta che provi a raggiungere quel posto, riesce a divorarti. La direzione possibile è solo una ed è chiaro che, visto che non hai mezzi per combattere, devi correre. Eppure sapere che quella è la soluzione giusta, non è sufficiente per risolvere il problema.
Ciò che c’è di sbagliato in questa sequenza non è la soluzione ma è il tempismo. Forse esci dallo stealth troppo in anticipo? Oppure dovresti iniziare a correre prima? Stai saltando troppo presto o troppo tardi?
Insomma, ci vuole tempismo! Non solo devi fare la cosa giusta ma la devi fare al momento giusto. Se ti ritrovi bloccato nel problema con una soluzione che ti sembra buona, prova a scendere un po’ più a fondo e cercare di capire qual è l’esatto punto in cui la soluzione smette di funzionare. Questo potrà darti qualche indizio in più sul problema in sé e sulla sua possibile risoluzione.
Capisco che possa sembrare complicato. Affrontare un problema può essere difficile e spaventoso ma mantieni la calma e continua a pensare lucidamente. Se senti che stai per essere sopraffatto, prenditi del tempo per elaborare tutte le informazioni in tranquillità. A volte, lasciando decantare un problema, la soluzione comparirà dal nulla nella tua testa. La nostra mente continua a lavorare sulle questioni in sospeso e, qualche volta, ha solo bisogno di un po’ di spazio.
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Il problem solving nella sua fase finale
A volte, di fronte ad un problema, decidiamo di adottare una soluzione temporanea. A volte lo facciamo in maniera cosciente perché le circostanze rendono questa scelta quella più adatta. A volte, però, accantoniamo un problema o ci mettiamo una pezza sopra in modo non del tutto cosciente. Questo capita per pigrizia o perché non si sa come effettivamente poter affrontare il problema e quindi si cerca di evitarlo.
Qui, però, parliamo di problem solving quindi il problema non è risolto finché non è risolto definitivamente. Se in Little Nightmares i mostri mangia-bimbi cambiano stanza, non significa che siano spariti per sempre quindi non puoi considerare il problema risolto. Ignorare il problema, cercare di aggirarlo o adottare soluzioni provvisorie non risolve il problema. In alcuni casi può andare bene per temporeggiare se ancora non hai trovato una soluzione definitiva o se non è il momento giusto per applicarla ma bisogna essere coscienti del fatto che prima o poi il problema si ripresenterà.
E normalmente quando un problema si ripresenta, lo fa in maniera più aggressiva.
Cerca sempre una soluzione definitiva al problema, anche in più step, pianificandone le varie fasi. Non ti preoccupare se non riesci a risolvere il problema al primo tentativo, alcune volte è necessario testare e sbagliare. In Little Nightmares non riuscirai a superare tutti gli ostacoli al primo tentativo, a volte avrai bisogno di sperimentare più strategie per poter trovare quella che si incastri alla perfezione con tutti gli imprevisti programmati dal videogioco.
Quindi testa. E’ chiaro che se ti si presenta un problema e non hai nessuna spiegazione e nessun dato a riguardo, dovrai provare a vedere che cosa succede se fai una determinata azione. D’altra parte quando in Little Nightmares vedi una sanguisuga per la prima volta, non puoi sapere quale sia la sua funzione. Certo, è intuibile che possa essere un nemico ma finché non ti avvicini e non ti si avvinghia addosso strangolandoti, non ne puoi essere sicuro.
A volte si deve andare a tentativi. Ad ogni tentativo, avrai delle informazioni in più e, soprattutto, avrai esercitato la tua abilità di problem solving, rendendola più efficiente.
Ogni problema ha la sua soluzione. Ti basterà usare qualche piccolo accorgimento per riuscire a trovarla più facilmente. Sono sicura che con questi piccoli suggerimenti tratti da Little Nightmares riuscirai a fare un passo avanti nel mondo del problem solving.Il problem solving, come ogni abilità, ha bisogno di essere esercitato. Un passo alla volta, continuando a prendere in mano i tuoi problemi, analizzarli e risolverli, continuerai a migliorare. Non solo superare gli ostacoli diventerà più facile ma inizierai a viverli come una sfida stimolante.