Il mondo di We Happy Few, questa città distopica piena di segreti e sorprese, ha alcune cose in comune con il nostro mondo fisico, lo hai notato anche tu? E nel bel mezzo di questo caos dovrai farti strada nei tuoi panni e in quelli di Arthur Hastings, sviluppando un mindset unico e affascinante.
Ogni situazione ha bisogno di essere affrontata con la giusta mentalità, il giusto mindset. E saper costruire il proprio mindset ma soprattutto saperlo adattare a seconda delle necessità è un’abilità utilissima sia nel mondo distopico di We Happy Few che nel nostro.
Arthur Hastings è un uomo con una missione e con un senso del dovere fortemente radicato. Attraverso la sua storia, scoprirai come affronta le sfide e le situazioni pericolose che la città di Wellington Wells gli propone. Vedremo la sua codardia e il suo coraggio, le sue difficoltà e la sua determinazione ma soprattutto la sua capacità di adattarsi e adattare il proprio mindset alle circostanze più difficili.
In questo articolo, esploreremo i segreti del mindset di Arthur Hastings e scopriremo come influisce sulla sua storia e sul mondo di We Happy Few nel complesso. Questo ti aiuterà a capire come sviluppare un buon mindset e come poterlo mantenere flessibile.
Che cos’è il mindset
Mindset significa mentalità ed è tutto l’insieme di pensieri e credenze che hai accumulato nella vita grazie alle tue varie esperienze. In sostanza, è il modo in cui pensi, come ti comporti, ciò che ti spinge a fare ciò che fai e reagire in un certo modo piuttosto che in un altro in una certa situazione.
Ogni luogo e ogni situazione richiede un diverso mindset. Ad esempio, pensa a come ti muovi in We Happy Few nei panni di Arthur Hastings. Nelle città cerchi di essere carino e coccoloso e non infastidire nessuno (oppure si ma al costo di scappare o combattere) mentre fuori puoi comportarti in modo più easy e avere meno accortezze. Allo stesso modo nel nostro mondo. Noi tutti ci presentiamo in modi diversi a seconda della situazione, o per lo meno questo sarebbe consigliabile per trarre il meglio da essa.
Ti comporti allo stesso modo ad un colloquio di lavoro piuttosto che ad un addio al celibato? Spero di no!
Ecco perché è importante saper creare un buon mindset. Costruire una solida mentalità ti permetterà di essere efficiente e prestante rimanendo fedele a te stesso ma, allo stesso tempo, saperti adattare alle varie situazioni.
Come Arthur Hastings costruisce il suo mindset
All’inizio di We Happy Few, vediamo Arthur Hastings che revisiona le varie notizie. Lui parte da una condizione di amnesia, come buona parte degli abitanti di Wellington Wells, e questo lo rende “artificialmente” felice. Chi usa la gioia non è in grado di avere controllo sui propri ricordi e, di conseguenza, trarne qualcosa di utile o essere orientati al miglioramento.
In questo modo andrà tutto bene finché qualche stimolo esterno non verrà a darti il giusto colpetto riportandoti alla mente un ricordo importante del tuo passato (tipo il fatto che tuo fratello, di cui avevi dimenticato l’esistenza, è stato deportato). In quel momento, il tuo mondo, costruito a puntino, potrebbe crollarti addosso.
Il tuo unico pensiero diventerà “ma cosa sto facendo?”.
Se hai poca consapevolezza di te stesso, parti da una condizione di amnesia simile a quella di Arthur Hastings prima del suo “risveglio”. Il tuo primo obiettivo, quindi, è quello di conoscerti e capire il tuo mindset attuale.
Conoscere te stesso, i tuoi limiti, i tuoi obiettivi, i tuoi punti di forza e di debolezza è un passo fondamentale per poter costruire un mindset forte ma flessibile. La conoscenza di te stesso sarà la base su cui appoggiarti per costruire il tuo personale mindset perfetto quindi fai in modo che questa base sia forte.
Per fare questo puoi adottare lo stile di We Happy Few e aspettare che un evento scioccante venga a destabilizzare la tua vita oppure puoi decidere di agire in prima persona. Per conoscere te stesso ci vuole una buona dose di autoanalisi e consapevolezza. Ci sono molti modi per raggiungerle ma puoi riassumerli tutti in due passi da ripetere a loop: pensa e agisci.
Se hai una personalità particolarmente introspettiva, preferirai pensare molto e agire poco mentre se sei particolarmente impulsivo magari tendi ad agire in fretta senza pensare troppo. Più saprai integrare un tipo di personalità con l’altra e più i tuoi pensieri e azioni saranno efficaci. Più enfatizzerai un solo lato di te, sopprimendo gli altri, e più farai fatica ad adattarti alle varie situazioni che la vita ti proporrà.
Pensa quindi alle tue esperienze, a cosa ti piace fare, quali sono le cose che ti annoiano, che cosa ti accende, che cosa ti ricarica, che cosa non ti fa dormire la notte, quali sono le cose che hai fatto che vorresti sopprimere con una pillola di gioia e quelle che, invece, ricordi con immenso piacere. Su questa base costruisci un mindset positivo, produttivo ed elastico.
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Analizziamo il mindset di Arthur Hastings
Arthur si “risveglia” in un mondo che non capisce a pieno. Tutto ciò che sai all’inizio del gioco è che la gente non accetta di buon grado chi decide di smettere di prendere la gioia. Il resto lo impari strada facendo.
All’inizio di We Happy Few avrai bisogno di un po’ di tempo per capirne le dinamiche. Avrai bisogno di sperimentare un po’ di tecniche, verrai cacciato dalla città per non aver preso la gioia, verrai rincorso dalle persone del Garden District perché il tuo vestito elegante le turba. Grazie a questo imparerai ad indossare il giusto abito a seconda delle situazioni, a comportarti nel modo più giusto e utilizzare il mindset più adatto.
E così accade anche nella nostra società. Meglio enfatizzare il tuo lato responsabile e serio quando sei in banca, avrai bisogno della tua parte analitica e creativa di fronte ad un problema mentre tra amici ti puoi rilassare e liberare la tua spensieratezza e simpatia. Ogni luogo richiede una presentazione e un comportamento adeguato.
Questo non significa non rimanere fedele a te stesso o fingere ma semplicemente spostare l’attenzione sul lato del tuo carattere più adatto alla situazione. Adottare il giusto mindset significa riuscire a conciliare il proprio carattere e le proprie credenze con le esigenze della circostanza. Puoi riuscire ad avere un contatto e un dialogo aperto con il resto della società senza dover sopprimere la tua personalità ma adattandola alla situazione in modo da valorizzarne i punti di forza di volta in volta.
Per riuscire a farlo dovrai sviluppare il tuo spirito critico e la tua flessibilità.
Lo spirito critico ti servirà a capire che cosa è meglio fare e che cosa è meglio evitare in ogni situazione. Qual’è la cosa migliore da dire, quanto formale o informale essere, se farti notare o se restare in disparte, ecc… se hai giocato a We Happy Few avrai notato, ad esempio, che in alcuni casi il tuo gesto audace di corrompere con disinvoltura un poliziotto con del whisky sarà molto efficace. In altri casi, ti converrà essere un po’ meno elegante, ricorrere a metodi un po’ più drastici e dargli una bella mazzata.
Una volta data una bella mazzata al poliziotto, non è detto che il resto della missione fili liscia. Può succedere, infatti, che qualcuno ti veda e trovi il tuo gesto poco esemplare e quindi decida a sua volta di prendere a mazzate te. Magari potrebbe anche coinvolgere tutta la gente intorno a sé nella sua intenzione di dare una bella lezione ad un fastidioso musone. In meno di un attimo ti troverai circondato di gente pronta a pestarti ed ecco che la flessibilità (e magari anche un pizzico di capacità di improvvisazione) ti sarà utile.
La flessibilità ti servirà per adattare continuamente il tuo mindset all’evolversi della situazione in cui ti trovi. Ad ogni attività e ad ogni situazione corrisponde una tattica diversa quindi dovrai fare degli aggiustamenti strada facendo. E questo ci porta al punto finale.
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Rendere solido il tuo mindset per affrontare il nostro We Happy Few
Sono rare le volte in cui si riesce ad azzeccare il giusto mindset al primo colpo in una situazione che non si conosce. Abbiano provato tutti a correre per le strade del Garden District o delle varie città prima di essere braccati da qualche abitante infastidito dalla sospetta energia di Arthur Hastings.
Ecco perché abbiamo bisogno di pratica. Solo con la pratica puoi capire cosa stai facendo bene e cosa devi imparare a fare meglio, quali situazioni ti fanno sentire a tuo agio e quali invece ti creano delle difficoltà e devi imparare a gestirle in modo diverso.
Non devi, però, farti abbattere da qualche vicenda spiacevole e cambiare radicalmente la tua mentalità sulla base di una sola esperienza. La nostra mentalità non deve mai essere statica ma deve essere una continua evoluzione. Lascia che il tuo mindset continui ad adattarsi positivamente agli eventi, non subirli ma usali per capire meglio ciò che ti circonda, cambiare il tuo modo di pensare e approcciarti alle cose.
Crescere non vuol dire non fare errori ma imparare dagli errori fatti quindi non farti spaventare dalle critiche e dagli eventi avversi ma utilizzali per continuare a migliorare e rafforzarti. Ricorda che i complimenti fanno piacere ed è giusto che se hai fatto qualcosa di positivo ti venga riconosciuto ma sono proprio le critiche che ti aiutano a capire dove e cosa sbagli quindi non respingerle ma accettale e approfittane.
Purtroppo non hai il controllo su quello che fanno le altre persone o sulle sfighe che la vita ti rifilerà ma hai il controllo su come tu puoi affrontare ogni situazione e ricavarne il meglio.
D’altra parte, Arthur probabilmente non avrebbe mai smesso di prendere la gioia e non avrebbe mai deciso di prendere in mano la propria vita e combattere se la vita stessa non gli avesse ricordato un evento scioccante. Lui ha preso quell’evento e ne ha tratto la forza per cambiare il proprio modo di pensare.
Se riuscirai a cambiare facilmente la tua prospettiva nei confronti di ciò che ti circonda e vedere non solo dal tuo punto di vista ma anche da quello degli altri, svilupperai un mindset più dinamico e riuscirai ad affrontare gli ostacoli e le difficoltà molto più facilmente.Come quindi ti consigliano i creatori di We Happy Few “purifica le porte della tua percezione” e fammi sapere come va la tua evoluzione!