E’ capitato anche a te di trovarti in dubbio su come approcciare una quest in Dishonored? In quel mondo avvolto da segreti oscuri, alleanze pericolose e vendette spietate, non è sempre facile scegliere di seguire la ragione e restare in stealth o seguire l’istinto e massacrare tutti. Nella guida di oggi ti parlerò di come bilanciare ragione e istinto per completare le quest in Dishonored e nella vita mantenendo il tuo equilibrio.
In Dishonored ti immergerai nella splendida città di Dunwall e potrai vivere una magnifica e avvincente avventura. Avventura che ti metterà spesso davanti a delle scelte difficili che influenzeranno il corso del gioco e determineranno il destino di Dunwall.
La guerra tra ragione e istinto, infatti, si ripresenterà in molti momenti della tua vita e la scelta non è sempre facile. A volte vorresti reagire di pancia ma sai di dover riflettere. Altre volte non riesci a smettere di pensare e dare spazio alle tue emozioni.
In questa guida ti lascerò dei consigli utili su come affrontare ogni situazione con intelligenza e stile. Imparerai come sfruttare i tuoi poteri unici e le armi a tua disposizione per superare le sfide e trovare un bilanciamento tra ragione e istinto.
Il dilemma del caos e l’istinto
L’istinto è antichissimo, è una forza innata che ti spinge a fare o non fare alcune cose. L’istinto nasce con te e serve per difenderti dai pericoli e farti sopravvivere. Si è sviluppato nei vari millenni adeguandosi un po’ alla società ma, allo stesso tempo, mantenendo la sua ancestralità.
In Dishonored verrai messo alla prova da eventi inaspettati e dalla brutalità del regime. Dovrai combattere ma anche mantenere il controllo.
In ogni situazione dovrai scegliere se usare un approccio stealth o se “liberare” la zona. Dishonored ti spinge ad abbracciare il gioco con un approccio stealth o comunque a non disseminare la mappa di cadaveri per evitare il propagarsi della peste ma non sempre è facile. In alcuni punti è difficile non essere scoperti e ti ritroverai con un nemico davanti pronto ad attaccarti.
Durante un combattimento si agisce soprattutto d’istinto ed è proprio grazie ad esso se riesci a schivare tempesivamente quando ti vedi arrivare un dardo addosso. Ed è altrettanto istintivo rispondere all’attacco e massacrare la guardia che hai davanti.
Seguire l’istinto e godere delle meravigliose animazioni degli attacchi di Corvo dà un grande senso di potere e di soddisfazione. E nella vita, dove generalmente non massacriamo nessuno, seguire il proprio istinto senza farsi frenare dalla ragione dà la stessa sensazione. L’impulsività e il seguire il proprio cuore danno un senso di libertà e sono ciò che rende al vita piena, divertente, appassionante. Seguire il tuo istinto è quello che ti fa sentire davvero vivo.
In Dishonored e anche nella vita, però, seguire solo il tuo istinto ti porterà ad avere un alto livello di caos, con tutte le sue conseguenze.
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La ragione e le sfumature del bene e del male
La ragione, contrapposta all’istinto, è la capacità di elaborare informazioni, ragionare e arrivare a conclusioni logiche riguardo ad una questione. Anche la ragione serve alla tua sopravvivenza ma è una caratteristica molto più recente e, a differenza dell’istinto, non è innata ma va sviluppata coscientemente.
Ciò che è costantemente presente in Dishonored sono le scelte morali. Dovrai spesso scegliere se uccidere o risparmiare qualcuno, se vendicarti direttamente o optare per scelte più diplomatiche. Le tue scelte influenzeranno il corso della storia, influenzeranno il destino di alcuni personaggi. Non sempre è facile capire cosa è meglio fare perché i concetti di “bene” e “male” non sono sempre ben definiti. In ogni caso, ogni tua uccisione verrà registrata e, alla fine del checkpoint, contribuirà a determinare il tuo livello di caos.
La mente è una cosa meravigliosa da sfruttare al massimo. La ragione ti permette di interpretare le tue esperienze passate, trovare le connessioni e fare previsioni per affrontare meglio il futuro. Pensare e pianificare ti aiutano a definire degli obiettivi e a portarli a termine, a dare un senso a ciò che fai.
Per esempio, se in Dishonored prima di passare in mezzo ad una piazza, ti scegli un posto con una buona visuale e studi il numero delle guardie e i loro movimenti, sarà molto più facile pianificare un percorso che ti permetta di evitarle o ti permetta di neutralizzarle furtivamente senza che nessuno faccia suonare un allarme.
Allo stesso modo, nella vita hai spesso la possibilità di rallentare e pensare coscientemente alle tue azioni. Puoi fermarti e stabilire degli obiettivi, ricalibrare il tuo percorso e il tuo modo di pensare e agire. Vivere di sola pianificazione, però, ci fa perdere quel brivido, quella scarica di adrenalina che abbiamo quando ci lasciamo trasportare dagli eventi invece di analizzare il passato e pianificare il futuro.
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Le scelte che forgiano l’identità di Corvo
In Dishonored puoi essere un giustiziere silenzioso o un assassino spietato.
Ma la scelta è solo questa?
Le tue azioni influenzano il mondo di gioco e anche la tua vita ma, nella maggior parte dei casi, non c’è questo estremismo. Molto sta in una zona di grigio, come la linea a volte sottile tra bene e male, senso di integrità o ingiustizia, ragione e istinto.
Ogni cosa ha bisogno di equilibrio. I nostri impulsi sfruttano solo ciò che hanno a disposizione quindi se una guardia ti attacca con una spada e non ti ricordi qual’è il comando per parare, finirai per premere tasti a caso, eseguendo di conseguenza un’azione a caso. Allo stesso modo, puoi pianificare una sequenza di azioni perfette per raggiungere il tuo prossimo obiettivo ma senza la naturalezza dell’utilizzo dei movimenti e la flessibilità che solo l’istinto riesce a darti non riuscirai a portarla a termine.
Questo è valido sia in Dishonored che nella vita. Andando avanti solo con la ragione, si perderà tutta la parte emozionale, il piacere di giocare e di vivere. Ma anche vivere solo di istinto non è un’ottima idea.
La guerra tra istinto e ragione è un dilemma epico, a volte ci troviamo a seguire alternativamente il cuore o il cervello o, ancora peggio, a stare fermi. Il segreto, invece, è proprio quello di deporre le armi e dichiarare finita questa guerra per instaurare una pacifica collaborazione.
I tuoi poteri in Dishonored non sono fatti solo per uccidere i nemici. Puoi usarli anche per l’esplorazione, per ascoltare conversazioni o per passare inosservato. Le diverse azioni che compirai influenzeranno il livello di caos che genererai e le conseguenze finali.
Un equilibrio in mezzo al caos
Non c’è un modo giusto o sbagliato di giocare e di vivere. Io stessa sono partita con un approccio strettamente stealth perchè volevo portare avanti la causa della regina Jessamine al mio meglio e in modo etico. Dopo un po’, però, è subentrata un po’ di noia quindi ho intrapreso una nuova carriera da assassino facendo fuori tutti.
Dopo la prima ventina di omicidi cruenti, la mia parte razionale ha iniziato a farsi sentire ricordandomi il finale funesto di cui ti avvisano nei checkpoint quindi ho trovato il mio personalissimo equilibrio tra istinto e ragione iniziando ad uccidere in modo più ragionato. Solo le guardie che mi hanno sorpresa e i piangenti che mi hanno attaccato hanno incontrato un destino funesto. Gli abitanti innocui, le inoffensive e cortigiane e i restanti personaggi ignari della mia presenza non avevano motivo di rientrare tra le mie vittime.
Trova il tuo personale equilibrio. Vivi nel presente, lasciati guidare dal tuo istinto, goditi il momento e permetti alla ragione di aiutarti a trarre il massimo da ogni situazione. Il presente è l’unico momento davvero importante e ciò su cui abbiamo davvero il controllo quindi affronta i tuoi compiti da brava persona diligente ma non perdere il coraggio di seguire i tuoi sogni.L’istinto ci guida verso una meta e la ragione trova la strada migliore.