Il senso della vita: riflessioni ispirate ai videogiochi

Il mondo dei videogiochi dà a noi gamers tantissime soddisfazioni. Il piacere di completare una quest, di seguire un percorso, di sbloccare perks e nuove abilità è una cosa che non è sempre facile ritrovare nella vita. A volte la ricerca del senso della vita e di uno scopo personale può sembrare un enigma impossibile da decifrare mentre nei videogiochi è tutto molto più chiaro e semplice. Questi mondi paralleli, con le loro missioni e trame coinvolgenti, possono insegnarti molto su come affrontare la vita fisica e trovare il tuo senso di scopo.

Proprio come nei videogiochi, trovare il tuo scopo personale e riuscire a capire il senso della tua vita, richiede un approccio sistematico e un impegno costante. Osservando la natura delle quest, affinando la capacità di imparare dagli errori e ritrovando la dimensione del gioco anche nella vita, potrai avvicinarti a capirne il significato. Questi sono i punti di cui ti voglio parlare oggi.

Trova la tua quest

Il concetto di quest nei videogiochi è fondametale. Avere uno scopo da raggiungere e “spezzettare” questo scopo in tante missioni ci dà un grande senso di progresso, soprattutto quando la meta è chiaramente percepibile e raggiungibile.

In alcuni giochi questa meta è molto chiara da subito, come per esempio in un Super Mario dove devi salvare la principessa. In altri videogiochi, invece, lo scopo va ricercato man mano, come nei soulslike.

Diciamo che la vita è molto simile ai soulslike: inizialmente non ci si capisce molto, non si sa dove andare e cosa fare, ci può volere molto tempo prima di iniziare a capire il nostro scopo e il “senso” del gioco.

Ma anche nei soulslike prima o poi ci si arriva perché, nonostante tutto, abbiamo il gioco stesso a guidarci, a darci dei feedback e a mostrarci i nostri progressi mentre nella vita, spesso, non c’è nessuno.

Ed ecco che corre in tuo aiuto una guida, proprio mentre la cercavi!

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Trasforma gli errori in crescita

Nei videogiochi perdi, analizzi cosa è successo, capisci l’errore e migliori.

Le varie sfide, le quest, il combattimento, ti mettono a confronto con i tuoi punti di forza e con le tue criticità. Ti danno l’opportunità di analizzare cosa non ha funzionato, perché hai mancato il bersaglio. Ti mettono alla prova ma in un contesto dove il divertimento e l’intrattenimento rimangono centrali.

I videogiochi, insomma, ti insegnano a gestire la sconfitta, ad imparare da essa e migliorare le tue abilità. 

Nella vita gestire i fallimenti e utilizzarli come opportunità di crescita può essere più complicato ma il principio rimane lo stesso.

Ogni errore, ogni momento difficile ti insegna qualcosa e ti permette di affrontare le difficoltà future in modo più efficiente e consapevole.

Riflettere sui fallimenti e trovare un modo per migliorare non è un’attività fine a sé stessa. Oltre alla crescita personale in sé, ti permette di conoscerti meglio, di capire degli aspetti di te che non avevi ben chiari. Imparare a riconoscere quali sono i punti tuoi punti dolenti, gli ambiti in cui i fallimenti ti bruciano di più e quelli, invece, di cui più di tanto non ti importa, dice molto di te.

Imparare a capirti e a conoscerti, sta alla base di tutto. Non puoi pretendere di capire il mondo e trovare il senso della vita, il suo significato, se prima non parti da te stesso. Tu sei al centro del tuo mondo quindi per comprendere ciò che ti circonda, devi prima comprendere te stesso.

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La dimensione del gioco

Pensiamo al concetto di gioco. Il gioco, l’avventura e l’esplorazione sono elementi centrali nell’infanzia. Da bambini siamo tutto slancio, senza freni, alla scoperta di nuove cose e nuovi modi per divertirci.

I videogiochi per molti rappresentano un tentativo di fuga dalla realtà, un tentativo di ritrovare quel periodo spensierato dell’infanzia, proprio come le altre forme di intrattenimento come i libri o i film. Questi mondi paralleli hanno il potere di far dimenticare i problemi dell’età adulta.

L’adulto, intrappolato nelle responsabilità, nelle routine, nelle aspettative rischia l’immobilità. L’entusiasmo e lo slancio dell’infanzia svaniscono sostitutiti dall’inerzia della quotidianità.

Ed ecco che il videogioco diventa un modo per evadere da tutto questo.

Il videogioco, però, ha molta più potenzialità, rispetto alla pura evasione. I videogiochi, se usati con un po’ di consapevolezza, possono insegnarti a riportare la dimensione del gioco nella realtà fisica invece di confinarla alla realtà virtuale.

Videogiocare ci invita ad esplorare, a sperimentare, a superare quei limiti che ci auto-imponiamo e abbracciare una nuova libertà. E’ la liberta di essere chi vogliamo essere, di esplorare mondi sconosciuti e di affrontare sfide apparentemente impossibili.

Portare questa libertà nella vita significa riscoprire la gioia di imparare nuove cose, di abbracciare il cambiamento senza aver paura del fallimento. Riprendere questa libertà significa rifiutare l’immobilità, la monotonia, rifiutarsi di rinunciare. Significa liberare il tuo potenziale riscoprendo la gioia di vivere, l’entusiasmo di affrontare nuove esperienze e, magari, imbattersi per caso o per ricerca in nuove linee di pensiero e di comprensione di te stesso e del mondo.

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I videogiochi ci insegnano che anche la vità è una serie di sfide da affrontare, di errori da trasformare in crescita e una ricerca continua del nostro scopo. Proprio come nei videogiochi, devi esplorare, abbracciare il cambiamento, costruire la tua storia e trovare la tua quest personale.

In questo viaggio, imparerai a conoscerti meglio, a superare i tuoi limiti e a ritrovare la dimensione del gioco anche nella vita quotidiana.

Quindi, caro lettore e gamer, grazie per aver condiviso questo breve viaggio con me. Che la tua vita sia piena di avventure e significato!

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