Unravel Two: una storia da giocare in due

Unravel Two è una storia che parla di amore, di aiutarsi l’un l’altro ma soprattutto che fa capire l’importanza della collaborazione. Non è assolutamente possibile superare i vari livelli del gioco senza riuscire a costruire un’affinità, una complicità, senza far entrare in sinergia i nostri Yarny, i piccoli e teneri pupazzetti intrecciati. Oggi parliamo proprio di questo, di come creare complicità e sinergia nelle relazioni di coppia!

L’avventura è più bella quando si condivide con qualcuno

– Pagina di lancio – Unravel Two

Unravel Two viene presentato con la parola chiave “amicizia” e quindi ti starai chiedendo come mai ho deciso di parlare di relazioni di coppia

Bè, tutte le esperienze sono soggettive e io ho giocato Unravel Two in co-op con mio marito. Ci è piaciuto davvero tanto e ho notato che il tipo di collaborazione che il gioco richiede, è molto simile a quella che serve ad una coppia per farla funzionare bene. Giocando si sviluppa la complicità e, conoscendo e comprendendo l’altra persona, il gioco scorre che è un piacere!

Ecco il perchè oggi ho deciso di parlarti di come le meccaniche di gioco di Unravel Two possono essere trasferite nelle relazioni di coppia.

Le mie credenziali? Una felice relazione che supera il decennio 🙂 

Allora iniziamo! Oggi ti darò 4 parole chiave che ti possono aiutare sia a vivere un bel co-op in Unravel Two che nella tua vita di coppia.

Comunica

La comunicazione sta alla base di tutto. Puoi anche provare a finire il gioco puntando sulla muta comprensione ma i casi in cui può funzionare credo siano davvero pochi! 

Certo, non sempre c’è bisogno di parlare e nelle coppie di lunga data ci si può capire senza il bisogno di dire nulla. Questo, però, non può valere per tutte le situazioni. Ogni tanto si capisce al volo come cooperare con l’altro senza bisogno di parlare mentre, più spesso, è necessario confrontarsi un attimo per capire cos’ha intenzione di fare il tuo partner, se vuole prendere il percorso in basso o in alto, se sarai tu a penzolare e dondolarti o, invece, ti fermerai a sostenere il suo Yarny.

Bisogna sapersi parlare ma, soprattutto, bisogna sapersi ascoltare l’un l’altro.

Non dare per scontato di sapere già tutto sul tuo partner ma sii curioso e chiedi. Fai domande per capire i suoi punti di vista, ascolta senza interrompere e assicurati di aver compreso davvero ciò che vuole comunicare. Sii un buon ascoltatore e incoraggia l’altro a parlare di sé.

Inizia con un buongiorno, chiedi all’altro come sta e ascolta realmente e con interesse la sua risposta.

Accetta l’altro

Ognuno ha il suo stile di gioco, c’è chi predilige le speed run e chi vuole fermarsi ad osservare. In una coppia potreste avere stili di gioco differenti ma non è giusto pretendere che l’altro usi il tuo stile.

Vedo tantissime persone che non vogliono accettare il proprio partner per quello che è e cercano di imporre il loro modo di pensare e il loro stile di vita sull’altro. Certo, nella vita di coppia ci vogliono dei compromessi e ognuno si deve avvicinare all’altro per far funzionare bene le cose ma questo è ben diverso dal pretendere che il proprio partner cambi.

Ognuno ha i suoi difetti ed è giusto sforzarsi di migliorare ma, prima di tutto, dovresti assicurarti che quelli che per te sono difetti, lo siano anche per il tuo partner.

Ad esempio, parlando di stili di gioco, io ci metto un’eternità a fare qualsiasi cosa. Ho bisogno di fermarmi a guardare la banale piantina a bordo schermo, voglio assicurarmi che non ci sia nulla con cui io possa interagire che ho saltato, mi piace prendermi il mio tempo per godere dell’estetica del gioco.

Per mio marito, che esplora ben più velocemente di me e non ha le mie “ossessioni”, deve essere davvero estenuante farsi un livello con una che ogni 3 secondi si ferma a guardare qualcosa. Ne sono consapevole e quindi cerco di giocare in maniera più fluida. Allo stesso modo, anche lui mi lascia comunque il tempo di osservare.

Se per il mio gusto lui si sofferma troppo poco, io per il suo gusto mi soffermo troppo ma non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare, non sono difetti, è semplicemente soggettivo. Per questo motivo nessuno pretende che l’altro cambi stile di gioco. Ognuno si avvicina semplicemente al modo di giocare dell’altro e quando ognuno gioca per sé, ognuno sceglie lo stile che più preferisce, come è giusto che sia.

Accettare il modo di vivere e di pensare dell’altro, è essenziale. E’ sbagliato cercare di cambiare qualcuno a meno che non sia quel qualcuno a volerlo fare.

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Co-opera

Se in un co-op non si coopera, tanto vale giocare da soli.

Il tuo partner potrebbe avere qualche difficoltà o potrebbe semplicemente essere necessario fare le cose insieme per superare il livello.

Insomma, la vita di coppia non è un “ognuno per sé” ma è un giocare in squadra, aiutarsi e migliorarsi a vicenda, altrimenti che coppia è?

Se hai scelto di giocare in co-op, cerca di esserci sempre per l’altro, soprattutto nei momenti di difficoltà. Tutti sono capaci di andare d’accordo quando le cose vanno bene ma è proprio quando le cose vanno male che si ha l’opportunità di trovare un modo per superare le difficoltà insieme e rafforzare la propria relazione.

Quindi tifa per l’altro e fai in modo che l’altro senta che lo stai facendo. Sentire che il tuo partner è dalla tua parte, è davvero importante.

D’altra parte se un tuo compagno di squadra gioca contro di te, non c’è squadra, giusto?

Quindi aiutatevi a vicenda e collaborate sia quando è tutto facile ma soprattutto quando il gioco inizia a farsi difficile. Se nella coppia cresce solo uno dei due, prima o poi si creerà una crepa, una distanza quindi migliora e aiuta l’altro a migliorare. 

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Sentiti responsabile

Se perdi è sempre colpa dell’altro?

E’ molto facile incolpare gli altri delle proprie sfighe ma in questo modo non riuscirai a risolvere nulla. Tu sei l’attore principale della tua vita, il protagonista. Le tue azioni, il tuo modo di pensare e reagire sono ciò che, principalmente, ti crea l’opportunità oppure la sfiga.

Sei tu che stai giocando e anche se chi gioca in co-op con te fa i suoi errori, anche tu fai i tuoi. Sei tu che decidi di concentrarti su ciò che sta sbagliando il tuo partner piuttosto che quello che stai sbagliando tu. Se l’altro continua a cadere, prova a chiederti se tu stai tenendo bene la presa. Se l’altro non riesce a raggiungere un preciso punto, chiediti se per caso non gli stai lasciando abbastanza corda.

Attenzione, non sto dicendo che è sempre tutta colpa tua ma sto dicendo che il tuo contributo è essenziale alla maturazione della tua relazione. Prova a prenderti la responsabilità di come stanno andando le cose, considerando ciò che tu potresti fare meglio invece di accusare l’altro e i suoi difetti.

D’altra parte hai poco potere su ciò che decide di fare l’altro quindi l’unico modo che hai per fare dei cambiamenti nella tua relazione è cambiare le tue azioni, i tuoi comportamenti, le tue parole. 

Il senso del co-op

Eccoci alla conclusione: Alla luce di tutto questo è meglio giocare in co-op o da soli?

Screenshot di Unravel Two con la frase finale riguardo le relazioni
Unravel Two – Electronic Arts

Bè, alcuni giochi sono meglio in co-op, altri da soli. Allo stesso modo, in alcune relazioni c’è cooperazione, le persone si migliorano l’un l’altra e nella condivisione della propria vita si sentono più felici mentre altre coppie non hanno senso di esistere.

Giocare in co-op non è un obbligo ma è una scelta ma in ogni caso ha un senso condividere la run fintanto che ad entrambi fa piacere. Insomma, come ci insegna Unravel Two, l’amore non è per frenarci ma per salvarci se cadiamo o per aiutarci ad arrivare più in alto.

Quindi puoi decidere di giocare in solitaria o puoi decidere di giocare in compagnia ma se decidi di farlo in compagnia non farlo con una persona scelta a caso ma gioca con qualcuno di importante per te. In questo modo il gioco diventerà un’avventura fantastica.

E tu, come scegli di giocare? Fammelo sapere nei commenti!

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