Out of Line: come chiedere aiuto

Out of Line è un videogioco breve ma interessante che ha come concetto principale quello dell’aiuto reciproco. Durante tutto il gioco, infatti, riceverai il prezioso aiuto degli altri npg e, a tua volta, tu aiuterai loro.

Le dinamiche del gioco sono davvero belle. All’inizio di Out of Line non capisci bene chi sei e cosa devi esattamente fare ma riesci subito a percepire il legame che il tuo protagonista ha con gli altri. Ci si saluta, ci si sorride e si sente la connessione, si sente che, in fondo, siamo tutti nella stessa condizione.

La collaborazione con gli altri è necessaria per proseguire nel gioco e la stessa cosa nella vita. Per questo motivo oggi ti parlerò dell’aiutarsi e, in particolare, quando, come e perchè chiedere aiuto.

Iniziamo dal perché

Perché chiedere aiuto

In Out of Line è lampante fin dai primi minuti di gioco che non è possibile affrontare le sfide e superare gli enigmi senza l’aiuto di qualcuno. Gli ostacoli sono troppo grandi per essere superati da soli e, attraverso la storia del piccolo protagonista, nel videogioco possiamo davvero vedere e sentire l’importanza della cooperazione.

Quando davanti ad una porta che non si apre o davanti ad un salto troppo alto rimaniamo bloccati, è davvero un sollievo vedere che qualcuno è lì pronto ad aiutarci. Ed è ancora più un sollievo quando il nostro alleato ci salva da una morte certa, vero?

Questa realtà parallela non è poi così diversa dalla nostra (mostri e lance di luce a parte). Le sfide e i problemi della vita, anche quelli apparentemente piccoli, possono sembrare insuperabili se affrontati in solitudine. Ma, nel momento in cui troviamo un alleato, le porte iniziano ad aprirsi e i percorsi iniziano magicamente a crearsi.

L’aiuto è quindi una risorsa essenziale per rendere fattibile ciò che non lo sembra affatto, per riuscire ad affrontare le difficoltà senza dover per forza prosciugare le proprie energie.

Out of Line non solo ti spinge a chiedere aiuto ma, addirittura, te lo fa considerare una cosa normale. Quindi perché non può essere così anche nel nostro mondo fisico? Chiedere aiuto non è una dimostrazione di debolezza ma è un atto di coraggio. Chiedere aiuto, ma anche darlo, rafforza i legami e ti permette di rendere la tua vita e quella degli altri un po’ più leggera.

Ora credo che sia chiaro il perché è importante chiedere aiuto ma quando va chiesto?

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Quando chiedere aiuto

Iniziamo dal dire che ci sono vari tipi di aiuto che potresti aver bisogno di chiedere. In Out of Line avrai diversi tipi di alleati e, in alcuni tratti, sarai solo e per ogni caso l’esperienza di gioco sarà diversa. Allo stesso modo, nostra vita c’è differenza tra il fare da soli, il chiedere aiuto ad un amico o ad un familiare, piuttosto che ad uno psicologo. Insomma, ci sono vari “gradi” di aiuto che vanno chiesti in momenti diversi.

Detto questo, per capire quando chiedere aiuto serve un po’ di coscienza di sé. Non tutti ci rendiamo conto della nostra situazione reale, alcuni tendono a sottovalutare, altri invece a sovrastimare. E’ molto più comune, però, il far finta che un problema non esista o non rendersi conto di averlo piuttosto che preoccuparsene in anticipo. E’ più facile sotterrare i propri problemi e le proprie difficoltà piuttosto che fermarsi e decidere di affrontarle. Quando si ignorano i problemi, però, prima o poi se ne pagano le conseguenze. Sempre.

Quindi iniziamo con la parte introspettiva. Inizia con l’ascoltare te stesso e capire dove sei più sensibile, dove ti senti più vulnerabile. Magari potresti renderti conto che non hai difficoltà ad ammettere di avere un problema con il tuo partner ma ti vergogni a parlare delle tue difficoltà economiche per paura di sembrare irresponsabile. O magari dei problemi burocratici e tecnici ne parli senza problemi ma fa fatica a dire che ti senti solo o triste perché l’idea di sembrare un disadattato ti mette ansia.

Ognuno ha dei punti forti e dei punti deboli. Ognuno ha delle percezioni diverse rispetto a quello che potrebbe metterti in cattiva luce. Tutti noi abbiamo delle paure o ansie “personalizzate”.

Quindi inizia a capire quali sono queste tue debolezze, queste tue paure e ansie. Chiediti il perché le hai, perché fai quello che fai, e come lo fai. Chiediti come sarebbe non averle. Fai finta di raccontare tutto questo a qualcuno, oppure fallo davvero. Pian piano riuscirai a costruirti un quadro più completo della tua interiorità, proprio come fai in Out of Line con i tuoi quadratini azzurri.

Ecco, quando hai problemi di questo tipo, parlane tranquillamente con una persona fidata. Non hai nessun motivo per non farlo, per non chiedere un’opinione esterna, un sostegno o un aiuto morale o pratico. Con le persone a te vicine, non dovrebbe esserci il dubbio di quando chiedere aiuto e quando no. Semplicemente, quando senti vagamente di voler condividere qualcosa, fallo!

Quando invece il tuo problema o la tua situazione inizia ad essere invalidante, fai un passo in più. Quando senti che non riesci ad uscire da quella brutta situazione, da quel brutto periodo e che il tuo problema influenza in modo negativo più aree della tua vita, forse un amico non basta. Fatti coraggio e chiama un terapeuta, sono certa che non te ne pentirai!

E ora passiamo alla parte più complessa, quella su cui la maggior parte di noi si blocca: 

“Ok, ho capito che ho un problema e ho capito di dover chiedere aiuto ma come faccio?”

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Come chiedere aiuto

Sarai tu il primo ad essere aiutato, quasi all’inizio del gioco, senza nemmeno doverlo chiedere. Ecco, a volte è molto più semplice di quello che si pensa: quando una persona vicina capisce che sei in difficoltà, potrebbe offrirti spontaneamente il suo aiuto.

Ma se questo non accade?

Ci possono essere vari motivi se una persona fidata non ti offre spontaneamente il suo aiuto. Il più probabile è che non è chiaro che sei in difficoltà o non è chiaro che difficoltà hai, quindi non sa se e come aiutarti. In questo caso, il modo più semplice di chiedere aiuto è comunicandolo direttamente. Esprimere le tue necessità in modo aperto e onesto è il primo passo per ottenere l’aiuto di cui hai bisogno. Se hai costruito un legame con l’altra persona, quella persona sarà felice di capire come poterti dare una mano.

Pensa a quando un tuo amico si trova in difficoltà e decide di confidarsi con te. Non sei felice che si senta di rivolgersi a te in un momento difficile? E quando capisci che puoi fare qualcosa per aiutarlo, per rendergli la vita un po’ più facile, sei entusiasta di potergli essere utile, vero?

Ecco, non aver timore e dai fiducia alle persone con cui hai una relazione significativa. Se poi accogli l’aiuto con un sorriso e dimostrando gratitudine, oltre che assicurarti un ulteriore aiuto in futuro, potrai rafforzare il legame con quella persona.

Chiedere aiuto è un atto di coraggio e di saggezza che crea una connessione umana, che di questi tempi ci fa un gran bene. Out of Line ci mostra che non dobbiamo per forza affrontare le sfide da soli ma che farsi aiutare è un passo importante verso il successo e il miglioramento personale. Ma Out of Line non è solo essere aiutati ma è anche aiutare. Come tu avrai difficoltà ad avanzare senza il contributo di un alleato, anche il tuo alleato avrà bisogno del tuo contributo ogni tanto.

Questo aiuto reciproco, crea un circolo virtuoso di collaborazione e vedrai che offrendo il tuo aiuto e aiutando gli altri, aiuterai anche te stesso.

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