Videogiochi e suoni binaurali

Videogiochi e suoni binaurali

27 Aprile 2022 0 Di Manuela

Mentre la parte grafica, la lore e il gameplay nei videogiochi sono considerati di enorme importanza, alla parte sonora non viene dedicata la stessa attenzione. Eppure il comparto audio ha un’importanza innegabile e si sta sviluppando tantissimo negli ultimi anni. In particolare, nel mondo dei videogiochi sta iniziando a diffondersi l’uso dei suoni binaurali.

Da grande appassionata di musica, faccio molto caso al comparto audio e penso che ognuno di noi dovrebbe prendere consapevolezza della sua importanza.

La qualità del sonoro nei videogiochi può fare una grandissima differenza su come percepiamo l’esperienza di gioco. Un comparto audio particolarmente curato ha la potenzialità di migliorare nettamente la nostra percezione del gioco e, allo stesso modo, degli effetti audio e delle colonne sonore scadenti possono rovinare completamente un gioco.

Negli ultimi anni qualche sviluppatore ha ben pensato di provare a sperimentare un po’ e dare più attenzione al sonoro provando ad introdurre nei videogiochi i suoni binaurali.

I suoni binaurali sembrano una cosa molto new age ma, in realtà, i primi studi risalgono ancora a due secoli fa. Il primo a studiarli, infatti, fu Heinrich Wilhelm Dove, ancora nel 1839.

Ma facciamo prima un passo indietro per poter capire bene i concetti di base.

Parliamo di suoni

Il suono è prodotto da vibrazioni e si classifica in base ad altezza, intensità e timbro.

L’intensità è semplicemente il volume, il timbro è il colore che ha il suono (se è una tromba piuttosto che una voce umana e che “colore” ha quella voce) mentre l’altezza è ciò su cui ci concentriamo oggi.

L’altezza del suono è data dal numero di vibrazioni che produce, più le vibrazioni sono numerose, più il suono è acuto. 

L’orecchio umano può percepire suoni che stanno tra le 20 e le 20.000 vibrazioni al minuto e questa rilevazione viene chiamata “frequenza” e viene espressa in Hertz (Hz). In sostanza, la frequenza o gli Hz esprimono il numero di vibrazioni che un suono produce in un minuto.

La maggior parte dei suoni che sentiamo e che vengono usati in musica, stanno tra le 27 e le 5.000 frequenze e, per darti un’idea, il La centrale del pianoforte (quello che puoi sentire con un diapason) è di 440 Hz.

Tutto ciò che sta sotto i 20 Hz non siamo in grado di sentirlo, per noi non produce alcun suono. Ma questo non significa che non esista. Infatti, il nostro cervello è in grado di percepire quelle vibrazioni e ne emette a sua volta. Possiamo vedere le vibrazioni del nostro cervello, le onde cerebrali, con un elettroencefalogramma e noteremo che stanno tutte al di sotto dei 30-40 Hz.

Ecco, io non sono un medico quindi quest’ultimo paragrafo prendilo come una pura indicazione, giusto per farti capire il concetto. Di sicuro è molto generico, semplificato e superficiale ma è necessario al nostro scopo, ossia quello di comprendere il significato dei suoni binaurali, che riprenderemo più sotto.

Audio binaurale nei videogiochi

Il paragrafo sopra è un super riassunto del concetto di suono e serve a farti capire come una cosa così naturale è, in realtà, abbastanza complessa.

L’utilizzo dei suoni nel mondo dei videogiochi si sta pian piano sviluppando e un paio di sviluppatori hanno provato a sperimentare e investire un po’ nella parte audio.

Un esempio è l’utilizzo dell’audio binaurale in Blair Witch o in Hellblade. In entrambi, nella schermata iniziale, viene consigliato di giocarli con le cuffie. Questo perché l’audio, durante lo sviluppo del videogioco, è registrato con dei particolari microfoni che vanno a mimare il nostro modo di assimilare il suono.

I microfoni sono fisicamente costruiti come due orecchie e sono posizionati alle due estremità del porta-microfono in modo da poter captare i suoni proprio come farebbe un umano e poterli riprodurre allo stesso modo.

Questo rende il suono tridimensionale, avrai l’impressione di sentire come se fossi all’interno del mondo di gioco e questo renderà la tua sessione di gioco molto più immersiva e realistica.

Pensa ad esempio alle voci in Hellblade. Le voci che Senua sente nella sua testa hanno una precisa posizione, riesci a capire esattamente da dove vengono. Sei in grado di dire con chiarezza se la voce veniva da dietro di te o da un lato, se era lontana o se era un sussurro nel tuo orecchio o se hai avuto l’impressione che la voce fosse proprio nella tua testa.

Tutto questo ti fa vivere l’esperienza di gioco in modo più diretto e andrà ad enfatizzare tutte le esperienze emotive. 

Prendo come altro esempio Blair Witch. Personalmente non ho apprezzato molto il gioco ma ricordo perfettamente l’esperienza audio e quanto è stata immersiva. I suoni e la percezione che provenissero da una specifica posizione rendevano tutto molto inquietante e la sensazione di paura e di pericolo che si prova in certe scene, è davvero valorizzata.

D’altra parte, è innegabile che la musica possa influenzare l’umore. Puoi usarla per caricarti, rilassarti, riflettere o anche stimolare il pianto! E questo ci porta al come poter utilizzare i suoni binaurali nella vita.

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Come usare i suoni binaurali

Come dicevamo all’inizio il cervello produce delle onde cerebrali. Queste servono a far comunicare tra di loro i neuroni e danno vita ad un’attività elettrica con frequenze diverse a seconda dell’attività che sta svolgendo e quindi a seconda del nostro stato mentale e delle nostre emozioni. Se siamo rilassati c’è una certa frequenza mentre se siamo agitati, la frequenza aumenta.

Quindi come possiamo usare questi suoni nella nostra vita?

Usare i suoni binaurali può aiutarti ad agevolare uno specifico stato di coscienza, a modificare le tue onde cerebrali affinché tu possa riuscire a rilassarti, piuttosto che a concentrarti.

Hellblade: Senua’s Sacrifice – Ninja Theory

Questo è un grande aiuto che possono darti i suoni binaurali. Sono suoni che vengono pulsati a frequenze diverse. Quando le orecchie sentono dei suoni con una differenza di frequenze, il cervello cerca di bilanciarle modificando la propria frequenza cerebrale. Ad esempio, se nell’orecchio destro il suono è a 315 Hz mentre nell’orecchio sinistro il suono è a 325 Hz, tu non ti accorgerai di nulla ma il tuo cervello sarà portato a cercare di pareggiare questa differenza “sintonizzandosi” sui 10 Hz.

Certo, nulla di miracoloso e nemmeno ancora dimostrato in quanto i vari studi che si trovano sono stati fatti su gruppi ristretti di persone e quindi dobbiamo andare sulla fiducia.

Fortunatamente, però, puoi testare i suoni binaurali a casa tua e a gratis e provare a sentire se su di te hanno un effetto.

L’intensità dell’effetto dipenderà da quanto sei abituato a modificare il tuo stato di coscienza. Per esempio, se sei una persona che medita spesso, dovresti riuscire ad ottenere facilmente un effetto. L’effetto in sé, invece, dipenderà dal numero di Hz di differenza tra frequenze e dallo stato mentale corrispondente ad esso. Eccoti delle indicazioni:

Onde Delta – sotto i 4 Hz

Vengono generate dal tuo cervello durante il sonno profondo, quello durante la quale non sogni e il corpo rigenera le cellule. Servono quindi ad indurre un profondo rilassamento, a calmare l’ansia e a percepire il dolore in maniera meno intensa.

Onde Theta – tra i 4 e i 7 Hz

Anche queste hanno lo stesso utilizzo delle onde Delta. Sono un po’ più facili da raggiungere ma hanno un effetto più leggero.

Naturalmente ci sintonizziamo su queste onde durante il sonno leggero (quindi la fase REM) o durante la meditazione profonda.

Onde Alpha – tra gli 8 e i 13 Hz

Corrispondono ad uno stato di veglia, quando hai sonnolenza o quando ti fai i viaggi mentali. Sono utili per rilassarsi.

Onde Beta – tra i 14 e 30 Hz

Queste sono le onde più usate dal cervello. Si generano quando ricevi degli stimoli sensoriali quindi quando sei sveglio e vigile. Puoi usare queste onde per stimolare la concentrazione.

Onde Gamma – sopra i 30 Hz

In questo stato hai un’attività mentale molto forte. Corrisponde alla concentrazione profonda, ai picchi di percezione e attenzione. Quando sei super produttivo e creativo, il tuo cervello sta producendo queste onde. Queste, però, corrispondono anche a stati di agitazione e paura quindi può andarti bene come no.

Insomma, provare ad usare questi suoni binaurali è un test non invasivo perché ti basterà andare a cercare su Youtube “suoni binaurali + il numero di Hz” e provare ad ascoltarli con un paio di cuffie (a meno che tu non soffra di epilessia perché in quel caso potrebbero non andare bene, non so bene il motivo perché non mi intendo di epilessia). 

Personalmente le uso quando ho bisogno di concentrarmi e per me sono un effettivo aiuto mentre non riesco ad ottenere effetti se provo ad usarle per rilassarmi. Per te potrebbe essere lo stesso o potresti ottenere effetti in entrambi i casi come potresti non sentire assolutamente nulla.

Vale la pena provare vista la semplicità e visto che possono aiutarti a raggiungere uno specifico stato di coscienza.

Sarei davvero curiosa di ritrovare questo genere di suoni binaurali anche nei videogiochi. Apprezzo molto l’uso dei suoni binaurali come già stanno iniziando a sperimentarli ma trovo che sarebbe davvero interessante poter sfruttare questo tipo di toni per enfatizzare gli stati di coscienza durante il gioco.

Tu che cosa ne pensi? Saresti curioso di provare un videogioco che punta sulla differenza di frequenze per stimolare delle specifiche emozioni e stati mentali?

Fammelo sapere nei commenti e noi ci rileggiamo tra due settimane.