Inside e il Christmas Blues

Inside e il Christmas Blues

15 Dicembre 2021 0 Di Manuela

Hai mai sentito parlare del Christmas Blues? E’ quella sensazione di tristezza che si manifesta a Natale o sotto le feste. La sensazione di essere soli al mondo, diversi da tutti, quella vaga sensazione di oppressione e di non poter comprendere a pieno ciò che ci circonda, proprio come succede in Inside.

Queste strane e spiacevoli sensazioni, questo essere triste a Natale, questo Christmas Blues, insomma, è un sentimento molto più diffuso di quello che pensi. Ne soffrono tantissime persone e in questi due ultimi anni si è ulteriormente diffuso, in passato per l’isolamento sociale e ora per la paura di una quarta ondata e le conseguenti possibili chiusure e nuove quarantene (se mi leggi dal futuro parlo del covid).

Ho notato varie somiglianze tra il Christmas Blues e Inside oggi te ne parlerò. Ti parlerò delle sensazioni, delle possibili cause e delle soluzioni che hai a tua disposizione nella speranza di poter portare un po’ di luce in questo periodo festivo non facile per tutti.

Il mondo di Inside e il Christmas Blues

Inside è un gioco molto particolare, ambientato in un mondo distopico. All’interno di Inside è tutto molto vago: non sai perché sei lì, che cosa sta succedendo e qual è il tuo scopo. E’ tutto molto confuso e triste, come le tue emozioni.

Ciò che, invece, è chiaro è che ti senti solo, che sei diverso da tutti, che non riesci a comprendere il mondo che sta intorno a te.

Questo succede in Inside, osservando le “persone svuotate” intorno a te e coloro che ti danno la caccia, osservando il degrado del mondo e portandoti dietro questa sensazione di non comprendere la situazione. Ma questo succede anche nel nostro mondo, quando ti guardi intorno e tutti stanno ridendo e festeggiando mentre tu non riesci ad afferrare il senso di tutta questa felicità, senti di non farne parte, ti senti estraneo.

In entrambi i casi si perde la convinzione di poter realmente capire e ci si rassegna ad andare avanti alla cieca, aspettando che succeda qualcosa.

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Il mondo interno e il mondo esterno

La situazione è questa. Alcuni si ritrovano a vivere in una scena in cui non si ritrovano.

Ci sono momenti in cui non sai cosa fare, ci sono momenti in cui non capisci nemmeno se chi ti sta intorno sta cercando di fermarti, di ostacolarti o, invece, di aiutarti.

Il mondo esterno e il mondo interno sono troppo diversi e non si conciliano.

In questa situazione, spesso si cerca di fare un tentativo disperato e si prova a forzarsi ad ignorare il mondo interno e adeguarsi al mondo esterno. Questo tentativo, però, può funzionare solo in parte ed è giusto che sia così. Inside ce lo fa capire molto bene.

C’è un momento, nel videogioco, in cui cadiamo in mezzo alle “persone svuotate” e dobbiamo fingere di essere come loro, ci muoviamo meccanicamente e a ritmo, saltiamo quando dobbiamo saltare e ci giriamo quando ci dobbiamo girare mentre tutti gli altri ci osservano.

Inside zombie
Inside – Playdead

Adeguarsi alla massa, in quel momento, è la soluzione più semplice, l’unica che ti permette di uscire indenne da quel puzzle. E’ molto più facile adeguarsi alla massa e diventare una “persona svuotata” a tua volta. La vita, in questo modo, diventa molto più facile.

Ma è davvero la scelta giusta? E’ davvero questo ciò che vuoi? Spegnere te stesso per uniformarti alla società? Credi di poterlo portare avanti a lungo termine?

Uscire da Inside

Come si esce da Inside? Come si può fuggire dall’intero mondo? E, soprattutto, come si può lasciare qualcosa di così indefinito, una situazione che nemmeno riesci a comprendere a pieno?

Il periodo natalizio può essere un periodo molto stressante. Tutti gioiscono, fanno regali, cucinano, decorano… è un periodo pieno di stimoli in cui i normali ritmi di vita tendono ad essere spezzati. E’ un periodo in cui si tende a fare bilanci, ripensare a ciò che si è fatto, ciò che non si è fatto, alle proprie relazioni e molto altro e questo genera pressione e ansia.

In tutto questo, il freddo e la mancanza di luce danno la botta finale amplificando il senso di solitudine e la nostalgia. 

Essendo che l’intero mondo festeggia il Natale, non puoi sfuggirgli come fuggiresti dalla festicciola di paese. Che ti piaccia o no, anche tu fai parte del mondo.

Il mondo, però,  è, in effetti, soggettivo. La realtà è diversa per ognuno di noi, è un personale modo di vederla. Ognuno ha una visione diversa della propria realtà.

Lavora su te stesso, sulla tua personale visione della realtà. Puoi decidere tu su che cosa focalizzarti e su che cosa ignorare, a che cosa dare potere, cosa fare e cosa non fare andando a modificare in questo modo la tua realtà.

Prendi vantaggio dalle tue attuali emozioni negative. Sono realmente negative o sono negative perché stridono e contrastano con le emozioni che credi di vedere al di fuori di te? Sei triste di per sé o sei triste perché vedi tutti sovraeccitati? 

Prendi l’occasione di riflettere e capire il vero motivo per cui tu non sei felice. Scegli come vivere questo periodo senza lasciarti influenzare dalla pressione sociale, da ciò che dovresti o non dovresti fare ma fai ciò che realmente desideri. Festeggia se desideri farlo ma non sentirti obbligato. Impara a prenderti il tuo tempo e a tenere il tuo ritmo, declinando gentilmente tutto ciò che non è essenziale e a cui non ti va di prendere parte.

Vivere l’esperienza

Il fatto è che siamo abituati a voler dare un senso a tutto, a cercare il significato in ogni cosa, a voler capire il perché di ciò che ci accade intorno. Lo facciamo in Inside e lo facciamo con il Natale. Il fatto è che sia Inside e sia il Natale sono cose un po’ anomale in cui non tutti riescono a trovare un significato.

Il Natale diventa un periodo dell’anno in cui bisogna essere felici a tutti i costi ma questa felicità da dove dovrebbe venire? Dal 25 dicembre? E’ un giorno davvero così speciale da portare felicità in sé? E’ davvero così diverso da un 4 febbraio?

No, il Natale è un fattore esogeno, che proviene dall’esterno, e questo non può di per sé autoindurre la felicità. Per il tuo inconscio il Natale non esiste, non ha un senso. Per questo motivo non sei obbligato a sentirti felice solo per il periodo dell’anno e quindi non ti devi sentire in colpa o inadeguato se questo non accade.

Non sarà il 25 dicembre a renderti felice o a migliorare la tua vita. Sei tu stesso ad avere il potere di migliorarla, saranno i tuoi modi di pensare e le tue azioni a fare una differenza e questo è valido tutto l’anno.

Ed ecco che torniamo al punto iniziale. Non cercare per forza il senso di ciò che sta fuori, non cercare di dare un significato a tutto ma concentrati sul tuo mondo interno e semplicemente vivi l’esperienza come più preferisci. Non c’è un modo giusto e un modo sbagliato per vivere una festività.

Osserva il mondo intorno a te, osserva l’atmosfera ma vivi le tue emozioni, impara a conoscerle ed accettarle e, una volta fatto questo, guidale come faresti con le “persone svuotate”. Hai solo bisogno di trovare il caschetto che ti permette di farlo, hai solo bisogno di capire come funzionano le tue emozioni per imparare a leggerle e gestirle.

Inside casco per guidare zombie
Inside – Playdead

Reindirizza i tuoi sentimenti per rileggere la tua realtà, prendine dolcemente il controllo con azioni pratiche. Smetti di concentrarti solo sugli altri e prenditi cura di te, fai qualcosa per te stesso, prenditi del tempo per fare qualcosa che ti piace, per seguire le tue passioni, per stare da solo anche se è festa, fatti un regalo che sia fisico o simbolico e, soprattutto, prendi contatto con le tue emozioni.

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Risolvi i puzzle e supera il momento

Inside, come anche il periodo natalizio, è molto particolare. Il percorso non è finalizzato a raggiungere uno scopo o una precisa meta ma a sperimentare delle sensazioni. Va vissuto non come una storia ma come un’esperienza fine a sé stessa.

Non è un gioco per tutti, può piacere oppure proprio no. E, proprio come il Natale, sentiti libero di parlare delle tue perplessità con qualcuno, sarai sorpreso da quante persone stanno provando la stessa cosa. Insomma, se parli con chi hai intorno, ti renderai conto che non sei affatto solo. C’è un’altissima probabilità che l’altra persona stia provando ciò che provi tu!

Io spero che questi consigli possano esserti d’aiuto e portare un po’ di luce in un momento che per te può essere buio. Fammi sapere cosa ne pensi e noi ci rileggiamo tra due settimane e, alla fine, ricorda che se proprio non riesci a fartelo piacere, il gioco finisce in fretta e il 6 gennaio non è poi così lontano!