Cuphead e la gestione della rabbia

Cuphead e la gestione della rabbia

6 Maggio 2020 2 Di Manuela

Se hai mai giocato a Cuphead, hai già di sicuro capito perché ho scelto di parlare di rabbia e di come gestirla al meglio!

Le emozioni sono naturali ed è giusto viverle e assaporarle e, se imparerai anche a gestirle, riuscirai a rendere costruttive anche le emozioni negative.

La storia inizia con una meravigliosa opportunità: Cuphead (la tazza) e Mugman (il suo fratello-tazza) entrano nel casinò del diavolo, iniziano a scommettere e iniziano a vincere. Sembrano talmente fortunati che il diavolo in persona gli propone di fare una grossa scommessa sull’ultimo tiro di dadi: se vincono, si portano via una grossa somma ma se perdono devono lasciare le loro anime. Ovviamente perdono ma fanno un ulteriore patto con il diavolo e gli promettono di portargli tutte le anime dei debitori delle 3 isole della mappa per potersi tenere le proprie. E così inizia il viaggio…

You don’t have to fear, a new beginning always starts at the end

– Mother Earth – Within temptation

Rimboccati le maniche e preparati a superare le 3 isole per sconfiggere il tuo diavolo

Prima Isola Inkwell

Questa è la prima isola quindi i nemici sono più semplici da sconfiggere e ti servono proprio per familiarizzare con il gioco, imparare i comandi e iniziare a socializzare con la tua rabbia repressa.

Emozioni come la rabbia, la tristezza, la frustrazione, non sono sempre facili da gestire e tendono spesso a prendere una piega distruttiva ma è possibile imparare a guidarle e incanalarle per poterle sfruttare a proprio vantaggio. Il primo passo per poterlo fare è conoscere le proprie emozioni.

Inizia a prendere un po’ di coscienza di ciò che succede dentro di te, renditi conto che la rabbia ti rende infelice e fa aumentare lo stress che a sua volta fa abbassare le difese immunitarie e, in aggiunta, i soggetti irosi sono più inclini a sviluppare malattie cardiache… un gran casino, insomma… quindi impara ad osservare cosa sta nel tuo profondo.

Rimarco, quindi, un punto importantissimo per il tuo benessere e la tua crescita personale: conosci te stesso!

La prima isola serve proprio a questo, le run’n’gun non sono così difficili e i boss non sono troppo impegnativi quindi ogni tanto morirai ma ogni tanto riuscirai a vincere una battaglia al primo colpo. Avrai modo di arrabbiarti un pochino ma non tanto, quel giusto per farti riconoscere il sentimento che più avanti nel gioco proverai molto spesso.

Ecco quello che Cuphead cerca di dirti fin da subito: nella vita ti arrabbierai molto quindi impara a conoscere quest’emozione e trova il modo di gestirla al meglio.

Seconda Isola Inkwell

A questo punto hai già avuto modo di affrontare vari nemici e un paio di run’n’gun quindi inizi ad avere un’idea più chiara di che cosa ti aspetta.

Ora che sai riconoscere la rabbia, quello che devi fare è non alimentarla e non aspettare che cresca fino a monopolizzare la tua mente. Quando senti che sta crescendo, prenditi una pausa prima di perdere il controllo, sposta la tua attenzione su qualcos’altro, molla il controller (con delicatezza) e vai a bere un bicchiere d’acqua o, meglio ancora, fatti una bella tisana.

Mentre sorseggi il tuo infuso, rifletti e esamina i tuoi pensieri, non identificarti con essi ma guardali dall’esterno senza farti toccare. Osserva la tua rabbia da fuori e renditi conto che tu non sei la tua rabbia, che tu e la tua rabbia siete due cose separate. Questo sentimento è una semplice risposta emotiva ad una situazione che libera delle energie che non sono facili da controllare quindi, per non renderla distruttiva, è importante che tu ti impegni a non fare nulla di impulso.

L’odio è una strada facile, è molto più difficile calmarsi e chiedersi in modo onesto come mai siamo così arrabbiati, così nervosi, ma farlo è una strada molto più efficace!

In ogni caso, sai benissimo che la rabbia ti rende cieco quindi non impuntarti a provare e riprovare a sconfiggere un boss mentre sei già fuori di testa perché ti renderai conto anche tu che, oltre a non riuscire a sconfiggerlo, la tua performance peggiora. È molto più efficace fermarsi, fare dei bei respiri e calmarsi un po’ prima di riprendere.

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Terza Isola Inkwell

La rabbia è un’emozione che va sfogata. Un classico esempio di sfogo nell’ambito dei videogiochi è il gamer che aderisce alla sacra e antica usanza del lancio del controller. Questa arcaica tradizione, spesso prevede di direzionare il controller proprio contro lo schermo o la console creando un’esplosione di emozioni che evolve velocemente verso uno stato di shock durante il quale il gamer si rende conto di aver fatto una cazzata.

Lo so, la terza isola è veramente difficile ma Cuphead è davvero un bel gioco. So anche che, accecato dalla furia, non lo vedrai affatto come un bel gioco, anzi, spesso ti ritroverai a girare a vuoto tra un boss e l’altro cercando di capire qual è il più facile da battere e ad esclamare a gran voce che il gioco fa schifo ma sappiamo entrambi che non è così. Hai solo bisogno di sfogare la tua ira e la tua frustrazione in modo fisico (non sul tuo controller, ne abbiamo già parlato sopra)!

Quindi sfogati!

La rabbia va espressa perché, se tenuta dentro, ti creerà un grande disagio e si ripercuoterà sul tuo benessere sia mentale che fisico, logorandoti, rendendoti instabile e attirando nuova rabbia.

Hai davvero molti modi per sfogarla, dall’andare a fare una corsa, al prendere a pugni un cuscino, al chiuderti in una stanza e urlare come un pazzo. Crea uno spazio dove far defluire la potenza della tua rabbia. Scegli quello che più fa per te ma evita a tutti i costi di tenertela dentro o di riversarla su qualcosa che si può rompere o che ti può ferire o, peggio ancora, su qualcuno.

Inkwell Hell

Ovviamente, sconfiggere il diavolo o i suoi stretti collaboratori non è affatto una cosa semplice e, secondo la mia esperienza, avrai necessità di sfogare la tua rabbia più di una volta ma ricorda sempre 2 cose importanti:

Cuphead Inkwell Hell
Cuphead – Studio MDHR

La rabbia può essere una forza distruttiva o costruttiva

La rabbia è un’emozione “attiva”, che ti spinge ad agire quindi è ottima se sfruttata nel modo giusto.

Dopo averla sfogata, utilizza l’energia rimasta in circolo per fare qualcosa di grandioso, tipo sconfiggere il diavolo in persona!

Lo ripeto ancora: il controller e il tuo armamentario da gioco ti servono ancora. Non scagliare il tuo controller contro lo schermo ma riversa il grosso della tua rabbia su qualcosa che non puoi danneggiare e poi cavalca l’onda sfruttando la forza che ora scorre in te per sconfiggere il maledetto King Dice, il Diavolo e i loro scagnozzi!

Più difficile sarà ciò che stai facendo e più grande sarà la soddisfazione di esserci riuscito

Ognuno ha i suoi tempi e ricorda che non sei costretto a finire per forza il gioco se farlo non ti da più piacere. Puoi pacificamente riguardare tutti i boss che hai sconfitto e sentirti soddisfatto di te per tutti i progressi che sei riuscito a fare. Anche se non hai finito completamente il gioco ma ti sei impegnato al tuo massimo, hai tutto il diritto di sentirti appagato per i risultati che sei riuscito a raggiungere!

Vorrei lasciarti con una riflessione. Spesso, in questi casi, tendiamo a dimenticarci che abbiamo scelto di giocare perché avevamo voglia di svagarci, divertirci, staccare dal lavoro o dalla routine quotidiana ma, quando il gioco si fa difficile, iniziamo ad affrontarlo come se fosse un dovere e non riusciamo più a goderci il momento. Ricorda che giocare, per te, è un piacere o addirittura una passione ed è più che giusto che rimanga tale!

Noi ci rileggiamo tra 2 settimane, fammi sapere se i consigli ti sono stati utili e qual è il tuo modo di sfogare la rabbia!