
Amnesia e il senso di impotenza
Ho appena finito Amnesia: The Dark Descent, un videogioco molto intenso e controverso. Oltre al forte senso di paura, che immagino che abbiamo percepito tutti, ho provato un’altra sensazione. Una sensazione che mi ha accompagnata dall’inizio alla fine di Amnesia ossia il senso di impotenza.
In Amnesia sei costantemente rincorso da quest’Ombra di cui non riesci a liberarti. Più vai avanti nel gioco e più le cose si fanno complicate, vieni ferito più spesso e la situazione sembra solo peggiorare.
Ti è mai capitato di vivere in una situazione in cui hai la sensazione che qualsiasi cosa tu faccia sia inutile? Fai tanti sforzi ma le cose non sembrano migliorare finché non inizi a convincerti che combattere non serve a nulla. Ti sembra che ogni tuo tentativo di avere un impatto sulla tua vita sia vano e che tanto vale adattarsi e accettare le cose così come stanno.
Il senso di impotenza, la sensazione di non avere controllo e potere su una situazione o, più in generale, sulla tua vita è davvero brutto. Ti prosciuga le energie e, a lungo andare, ti porta ad avere cali di umore sempre più frequenti. E’ un po’ come andare avanti in Amnesia ma non avere abbastanza olio per la lanterna e quindi ritrovarsi al buio di frequente con le mani che tremano e la testa che sbatte.
Se ci hai giocato ti sarà sicuramente capitato e sarai d’accordo con me se dico che l’idea di continuare a giocare sentendo il respiro affannoso e spaventato di Daniel e con la visuale che va fuori fuoco non è affatto facile.
Ma cosa si può fare?
Il concetto di impotenza appresa
Nel secolo scorso un ricercatore, Martin Seligman, ha iniziato a studiare questo concetto, quello dell’impotenza appresa. Se ti ritrovi in un periodo in cui non hai controllo (o senti di non averlo) su delle situazioni che stai vivendo, pian piano inizierai a pensare di non avere controllo su nulla e che quindi non ha più un senso provare a fare qualcosa.

Continui a provare ma continui a scontrarti con vari intoppi. In Amnesia troverai soltanto porte bloccate, meccanismi rotti, corridoi crollati, e ogni volta che sblocchi una porta o trovi un passaggio alternativo, troverai un altro intoppo. Ad un certo punto avrai anche l’impressione di perderti tra i vari corridoi e tra le varie stanze mezze distrutte di quel castello e avrai anche paura di restare senza luce.
E in tutto questo, l’Ombra continuerà a perseguitarti.
Insomma, non te ne va bene una quindi, pian piano inizierà a radicarsi in te l’idea che le tue azioni sono inutili, hai la sensazione di impotenza, di non avere la possibilità di fare nulla per migliorare la tua vita, quindi tanto vale non fare nulla, rinunciare, tanto vale arrenderti al tuo destino.
Questa è un po’ la sensazione che ho avuto giocando ad Amnesia: The Dark Descent. La sensazione che non c’è speranza, che non c’è via di fuga, proprio come Daniel ti dice nelle sue annotazioni.
Può interessarti anche: A Plague Tale: sfuggire all’inquisizione e all’ansia
Risolvi l’enigma
Il fatto è che arrenderti al tuo destino equivale al game over. Non puoi metterti in un angolino al buio, se non per breve tempo. A lungo andare, senza la luce di una candela o della tua fedele lanterna ad olio, finirai per impazzire.
Amnesia, come anche la vita, non ti permette di restare passivo, anche se a volte ti spinge a pensare che quella sia l’unica cosa da fare.
Ma nessun gioco è programmato per portarti ad arrenderti. Ogni videogioco ha la sua soluzione e il senso di giocare è proprio quello di arrivare a trovare quella soluzione, di risolvere l’enigma.
Non rinunciare ad avere un ruolo attivo nella tua vita, continua a combattere anche se è faticoso.
Il problema di Amnesia è proprio il fatto che non puoi combattere i tuoi nemici. Nella maggior parte dei casi non puoi nemmeno vedere i tuoi nemici, hai solamente la consapevolezza che ci sono.
Capisco che combattere in queste condizioni possa sembrare davvero impossibile ma questo perché non tieni presente che ci sono vari modi di combattere. Non è sempre possibile sguainare la propria arma e fare a fette un nemico, soprattutto se non hai nemmeno un’arma.
A volte, sconfiggere un nemico significa scappare. A volte significa continuare ad evitare lo scontro con il nemico fino a quando non si è trovata la sua origine e, di conseguenza, il modo per eliminarlo definitivamente.
Abbiamo sempre un modo di agire, quindi non smettere di farlo. Fai ciò che è in tuo potere per uscire da quella tua brutta situazione. Continua a provarci, continua a dare vita alle tue idee e ai tuoi desideri.
Può interessarti anche: Little Nightmares e il problem solving: come svilupparlo?
Liberati dell’Ombra
Se sei arrivato al punto di sentire che il tuo senso di impotenza è diventato frequente e che si sta espandendo in varie aree della tua vita, allora è arrivato il momento di agire. E’ arrivato il momento di trovare il modo di liberarti dell’Ombra che ti perseguita.

La cosa più importante, quindi, è proprio agire. So che sembra un po’ banale ma il solo fatto di fare qualcosa ti ridarà un po’ di senso di controllo quindi fai qualcosa.
Concentrati su ciò su cui hai controllo. E’ vero che l’Ombra ti segue e non puoi combatterla direttamente ma puoi aiutare la tua salute fisica, curandoti con le boccette di Laudano, e far attenzione alla tua salute mentale accendendo torce e candele in giro e assicurandoti di raccogliere e conservare l’olio per la tua lanterna e, nel frattempo, risolvere la faccenda di Alexander.
Vedi, per quanto tu non possa far fuori il tuo nemico, ci sono comunque varie cose concrete che puoi fare. Ci sono azioni che puoi intraprendere per sciogliere quella situazione che ti pesa o, per lo meno, avvicinarti alla sua soluzione.
Concretamente, per prima cosa ti consiglio di fissare degli obiettivi concreti e facili da raggiungere in modo da riprendere l’abitudine ad agire. Datti degli obiettivi anche che non servono a risolvere direttamente la tua situazione di stallo ma che possano comunque essere utili e aiutare il tuo umore.
Potresti per esempio portare avanti delle routine quotidiane, impegnarti a fare delle piccole sessioni di sport, preparare delle tisane o imparare a meditare o per lo meno provare delle tecniche di respirazione.
Questi ultimi esempi ti serviranno per riportare un po’ di equilibrio nella tua vita e aiutarti ad eliminare il senso di impotenza, facendoti effettivamente agire e aiutandoti a ritrovare un po’ di calma e controllo.
Tutto sommato, non sei impotente, devi solo riuscire a trovare il modo di agire e, di conseguenza, modificare il tuo pensiero.
E, come dico spesso, ricordati che non sei mai solo. Anche in Amnesia non sei mai solo, c’è sempre qualche presenza in giro. Sicuramente le presenze che ci sono nella tua vita saranno più positive di quelle in Amnesia quindi approfittane. Tieniti vicine le persone importanti e lasciati aiutare.
Spero davvero che queste mie parole possano portarti un po’ di conforto e anche qualche strategia utile che ti possa aiutare concretamente.
Noi ci rileggiamo tra due settimane!